Premesse

  1. La Musica è un linguaggio primordiale che ci appartiene e, come tutti i linguaggi, è qualcosa di diverso dal suo codice di scrittura.
  2. La Musica ha bisogno di interpreti e strumenti per manifestarsi. Lo strumento originale è il Corpo. Lo strumento musicale è un’estensione del Corpo: perché più forte, più acuto, più grave, più agile, perché ha diverso timbro, perché può emettere vari suoni contemporaneamente, ecc.
  3. La Partitura è uno dei veicoli, non l’unico, per conservare e trasmettere un’Idea Musicale. E’ qualcosa di diverso dalla musica e dallo Strumento.
  4. La scrittura libera la memoria dal compito di tenere “viva” l’Idea Musicale e quindi permette uno spazio di riflessione più ampio per progredire nell’elaborazione del Pensiero Musicale.

Cos’è l’Educazione Audiopercettiva?

  1. È un metodo che propone una maniera alternativa di avvicinarsi al linguaggio musicale, e quindi di impadronirsene.
  2. La creatrice del metodo è la professoressa Emma Garmendia che lo propone con il suo libro “Educación Audioperceptiva. Bases intuitivas en el proceso de Formación Musical” (edizioni Ricordi 1969, rielaborato insieme a Marta Varela nel 1981). Nella prefazione l’autrice scrive che L’Educación Audioperceptiva non si propone di inventare nuovi contenuti, ma solo di creare un rapporto tra la Musica e l’allievo che permetta a quest’ultimo la massima possibilità di espressione.
  3. L’allievo percorre un cammino che parte dall’Esperienza Auditiva e dal Vissuto Intuitivo, due elementi basilari che sveglieranno la necessità di:
    • una Teoria che li spieghi,
    • un Codice di Scrittura.
  4. L’Educazione Audiopercettiva si propone, quindi, di recuperare il vissuto e l’intuito musicali dell’allievo per allacciarli ai concetti teorici ed agli elementi del Codice di Scrittura, spesso gia presenti ma vuoti di significato.

Le attività proposte per ogni argomento seguono il seguente iter: ascolto (stimolo) imitazione discriminazione auditiva produzione codificazione-decodificazione concettualizzazione.

Queste attività interagiscono non solo in modo lineare ma l’allievo è messo nella condizione di fare in modo che tutto ciò che



Programma del corso

I contenuti si dividono ai fini pratici in:

  1. Apprezzamento Globale: discriminazione auditiva degli aspetti generici di un brano musicale:
    1. origini e funzione (dove, quando e per cosa è stato composto)
    2. parametri del linguaggio musicale (forma, metro, fraseggio, timbri, registro, dinamica, rapporto del testo col ritmo, texture, ecc.)
  2. Aree interdipententi:
    • Aspetto Metrico-Ritmico (ritmo della parola, musica e danza, costanti metriche e i loro rapporto, metrica costante e metrica cambiante, tempi semplici e composti, metrica aksak,
      sincopazione, poliritmia, ecc.)
    • Aspetto Melodico (discriminazione auditiva, della variabile altezza; rapporto tra acuto, medio e grave, memorizzazione graduale delle sette note della scala naturale, modo maggiore e modo minore, circolo delle quinte ascendente e discendente, tonalità con diesis e bemolli,
      melodie modulanti, brani a due o più voci)
    • Aspetto Intervallare (intervalli della scala naturale: le seconde, le terze, le quarte… l’ottava,
      intervalli superiori all’ttava, intervalli cromatici diminuiti ed eccedenti, intervalli dentro e fuori dal contesto tono-modale, intervalli puri, battimenti, comma pitagorico ed enarmonia)
    • Aspetto Armonico (la tensione armonica tra le altre tensioni, cadenze, funzioni armoniche, dominante-tonica come poli del binomio tensione-riposo, le triadi, quinto e primo grado, sottodominante, quarto e secondo grado della scala, gli altri gradi della scala, dominanti secondarie, accordi “prestati” dai modi, modulazione)
    • Modalità (melodie a due suoni, scala tritonica. melodie a quattro suoni, scala pentatonica,
      scala esatonale, modi di sette suoni, armonia modale).